Design e futuro: responsabilità di Tangible

Il fatto che aziende come Airbnb abbiano un designer come co-founder, e quelle come Uber, Spotify o Zalando abbiano team di design numerosi e super competenti, è evidenza del fatto che il design sia riconosciuto come una componente chiave dell’innovazione, per creare prodotti e servizi che davvero siano efficaci e vengano usati dalle persone.

Servono designer che siedano fianco a fianco con business, marketing e tecnologia, per contribuire a modellare i servizi e i prodotti che intendiamo mettere in mano alle persone, affinché il modello stesso e la strategia siano human-centered, non solo l’interfaccia finale.

C’è bisogno di costruire relazioni e alleanze, di costruire ponti e non muri. C’è bisogno di coinvolgere ed essere coinvolti, come designer, in quei dialoghi che determinano come si fa innovazione e come lavorare insieme per dare alle persone servizi e prodotti migliori.

C’è bisogno inoltre di aprirci a tematiche esterne e lasciarci contaminare, lasciarci ispirare.

Siamo curiosi per ciò che corre nei binari a fianco ai nostri, soprattutto se ci mancano gli strumenti per analizzarlo e comprenderlo appieno.

Infine, c’è bisogno di conversazioni più profonde, che si sgancino dalla forma, dall’estetica e anche dai metodi e dai processi, per arrivare a parlare, in contesti allargati, ibridi e plurali, del perché dei servizi e dei prodotti che stiamo progettando, e del come possiamo allineare il nostro lavoro con e per le persone al mondo che desideriamo.

– Articolo di Nicolò Volpato, Tangible

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