Il fallimento del metodo dev-oriented nella progettazione
[..] …la maggior parte dei problemi deriva dalla totale incomprensione dei principi di design necessari per un’efficiente interazione uomo-macchina. Perché questa deficienza? Perché la progettazione è opera per lo più di ingegneri, esperti di tecnologia ma non di psicologia. “Siamo uomini anche noi”, pensano, “quindi siamo in grado di capire i nostri simili.
Ma in realtà gli esseri umani sono straordinariamente complessi.
Chi non ha studiato il comportamento umano tende a pensare che sia abbastanza semplice. I tecnici inoltre, fanno l’errore di pensare che sia sufficiente la spiegazione logica: “Basterebbe che leggessero le istruzioni”, dicono, “e andrebbe tutto bene”.
Gli ingegneri sono formati a un tipo di pensiero logico. Dunque, finiscono per credere che tutti debbano pensare in quel modo e progettano le loro macchine di conseguenza. Quando le persone hanno difficoltà a usarle, sono sconvolti, ma spesso per la ragione sbagliata: “Cosa diavolo fa questa gente?”, si chiedono. “Perché mai fanno così?”.
Il guaio nei progetti sfornati dai tecnici è l’eccesso di logica. Dobbiamo invece accettare il comportamento umano per quello che è, non come vorremmo che fosse.
— Dal libro “La caffettiera del masochista” di Donald Norman